La legge di bilancio del 2024 conferma le pensioni previste dalla legge Fornero che non viene modificata nel suo impianto: i requisiti di accesso previsti per le pensioni anticipate delle donne rimangono 41 anni e 10 mesi di contributi, 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 67 anni di età anagrafica e 20 anni di contributi per le pensioni di vecchiaia.

Con la nuova legge permangono alcune opportunità per anticipare il pensionamento ma per il 2024 saranno più rigide rispetto al passato.

La legge ha confermato la cosiddetta Quota 103, che consente il pensionamento anticipato alle persone con 62 anni di età 41 anni di contributi, introducendo però alcune restrizioni:

- l’importo massimo di pensione erogabile non potrà superare 4 volte l’importo della pensione minima, dunque non potrà essere superiore a 2394,44 euro

- l’importo della pensione sarà calcolato interamente con il calcolo contributivo anche per coloro che hanno cominciato a lavorare prima del 1996

- viene allungata la finestra di accesso alla pensione che da 3 mesi diventa di 7 mesi per i lavoratori privati e da 6 mesi diventa 9 mesi per i lavoratori pubblici

Inoltre, per chi accede a pensione con Quota 103 rimane il divieto di cumulo con redditi da lavoro autonomo o dipendente ad eccezione del reddito da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5000 euro annui.

Confermata anche l’Opzione donna ma per il 2024 viene innalzata l’età anagrafica di un anno; potranno accedere a questa tipologia di pensione le donne che hanno maturato, entro il 31/12/2023, 35 anni di contributi e 61 anni di età. L’età viene ridotta a 60 anni per le donne con almeno 1 figlio, a 59 per le donne con più di un figlio. Viene richiesto, come ulteriore condizione al momento della presentazione della domanda di pensione, che la donna sia

-caregiver

-lavoratrice invalida in misura pari o superiore al 74%

-dipendente o licenziata da un’azienda che ha aperto un tavolo di confronto per la gestione della crisi presso il Ministero delle infrastrutture.

Viene confermata anche per il 2024 l’Ape sociale, l’anticipo pensionistico che riguarda i lavoratori in condizioni di particolare disagio

- disoccupati

- caregiver

- lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%

- soggetti occupati in mansioni gravose

Innalzata anche per loro il requisito anagrafico da 63 anni a 63 anni e 5 mesi mentre il requisito contributivo rimane di 30 anni per i caregiver, i disoccupati e gli invalidi e di 36 anni per i lavoratori adibiti a lavori gravosi.

L’importo massimo erogabile è di 1500 euro mensili fino al compimento dell’età di vecchiaia e, per coloro che la richiedono nel 2024, è previsto il divieto di cumulo con redditi da lavoro autonomo o dipendente ad eccezione del reddito da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5000 euro annui.