Previsto in via sperimentale fino al 31/12/2016
Previsto il rifinanziamento per gli anni 2017 e 2018 con la legge di bilancio 2017.
Chi ne ha diritto?
- Le madri lavoratrici dipendenti di amministrazioni pubbliche, di privati datori di lavoro
- Le madri lavoratrici iscritte alla Gestione Separata
- Le madri lavoratrici autonome o imprenditrici (le coltivatrici dirette, mezzadre e colone, le artigiane ed esercenti attività commerciali)
Questi soggetti hanno la possibilità di chiedere, in alternativa al congedo parentale, voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, oppure un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.
Il beneficio è concesso per ogni singolo figlio ed è pari a 600 euro mensili.
Le madri lavoratrici possono accedere al beneficio anche se hanno fruito in parte del congedo parentale.
La domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica all'Inps.
Nel caso in cui la madre lavoratrice richieda il contributo per l’acquisto dei servizi di baby sitting, l’Istituto consegnerà alla lavoratrice madre 600 euro in voucher per ogni mese di congedo parentale al quale la stessa rinuncia.
Il contributo per la fruizione della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, invece, verrà erogato attraverso pagamento diretto da parte dell’INPS alla struttura prescelta dalla lavoratrice madre, dietro esibizione, da parte della struttura stessa, della documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio.
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