Il Governo taglia le risorse per i Patronati con gravi conseguenze sulla tutela dei diritti dei cittadini. Un taglio di 150 milioni di euro con la riduzione dell'aliquota allo 0,148 per cento sul monte contributi dei lavoratori dipendenti, a fronte di un servizio che ogni anno fa risparmiare alla Pubblica Amministrazione 657 milioni di euro. Lo Stato sarà in grado di garantire gli stessi livelli di assistenza e servizi offerti dai Patronati alla collettività? Con la legge di Stabilità proposta dal Governo Renzi si vuole far cassa con i contributi sociali mettendo le mani sui soldi dei lavoratori. Per tutte queste ragioni sabato 15 novembre, dalle 9 alle 13, saremo in piazza Nettuno a Bologna e lunedì 17 in piazza Roosevelt dalle 10 alle 12.30 con un gazebo e tante sorprese... Venite a trovarci e a firmare la petizione!
Firma subito la nostra petizione!
Questa proposta è inaccettabile!
A causa della riduzione dei fondi, i Patronati non potranno più garantire un servizio gratuito. L'uguaglianza di accesso ai diritti sarà cancellata.
È una grave mancanza di attenzione al Paese reale. La politica dovrebbe tagliare gli sprechi, non ridurre i diritti dei cittadini.
I CITTADINI chiedono al Governo una revisione del taglio, al fine di salvaguardare il servizio di pubblica utilità offerto dai Patronati, come
affermato dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 42/2000 e previsto dalla legge 152/2001.
Per questo, abbiamo lanciato una petizione .
Guarda le FOTO della mobilitazione sulla nostra pagina Facebook!
Scarica il volantino unitario in occasione del banchetto del 15 novembre!
Scarica e diffondi il volantino per la campagna Inca a difesa dei patronati!
La lettera dei parlamentari Pd contro i tagli
Il manifesto contro i tagli al Fondo per i patronati con l'iniziativa del 17 in piazza Roosevelt
L'ordine del giorno approvato all'unanimità al direttivo Fiom Bologna contro i tagli ai patronati
L'ordine del giorno approvato dal Direttivo nazionale Cgil
L'ordine del giorno approvato dallo Spi di Bologna
L'ordine del giorno approvato dalla Flai di Bologna
L'Inca di Bologna è presente sul territorio di Bologna e provincia in oltre 50 sedi Cgil, per un totale di 804 accessi su appuntamenti e 80 presenze per consulenze “libere” al mese.
Nel 2013 l'Inca di Bologna ha registrato 100mila contatti, 45.875 appuntamenti e 92663 pratiche aperte. Di queste, 9016 erano domande relative agli ammortizzatori sociali, 20.895 pratiche per invalidità e accompagnamento (legge 104), 818 riconoscimenti di malattia professionale, 1147 riconoscimenti di danno biologico, 5825 domande di permesso o di rinnovo permesso per stranieri, 5292 domande di pensione.
A livello nazionale, dei 116 diversi tipi di pratiche per cui Inca dovrebbe assistere i cittadini, si calcola che solo 35 in media siano coperti dal Fondo patronati, gestito dal Ministero del Lavoro e alimentato con il prelievo dello 0,226%, sul gettito dei contributi assicurativi versati annualmente da lavoratori e datori di lavoro a Inps, Inpdap e Inail.
Questo significa che di tutte le pratiche aperte nel 2013 da Inca Bologna, solo il 21% - e solo il 18% di quelle chiuse positivamente – sono già coperte dal Fondo. Di conseguenza, un ulteriore riduzione del Fondo porterebbe, con ogni probabilità, alla necessità di tagliare di almeno il 40% l'attività Inca sul territorio, che al momento – è bene ricordarlo – garantisce assistenza del tutto gratuita.